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Come si scrive un curriculum vitae semplice e perfetto

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Come si scrive un curriculum vitae perfetto? Il curriculum vitae è fondamentale per la ricerca del lavoro , con il curriculum potrete rappresentare al meglio:    esperienze;    capacità;    competenze. Nel curriculum devono essere indicate tutti i dettagli che possono attirare l'interesse dell'azienda per la quale vi state candidando. Il curriculum vitae - o C.V., nella sua forma abbreviata - funziona quando è fatto in maniera semplice e chiara e se è accompagnato da un'ottima lettera motivazionale . Il curriculum deve rappresentare la descrizione di voi stessi e delle vostre esperienze : con il C.V. si racconta una piccola mini-biografia, una sorta di biglietto da visita, che deve attirare l'attenzione dei selezionatori! Ricordate: al C.V. è sempre bene accompagnare una lettera motivazionale indirizzata all'azienda in cui vorrete sostenere il colloquio. LE CARATTERISTICHE DI UN BUON CURRICULUM Il curriculum vitae dovrà rispecchiare - sia nel

DECRETO FLUSSI 2019

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Sono disponibili dall'11 aprile i moduli per la precompilazione delle domande per lavoratori autonomi e subordinati, stagionali e non stagionali. Saranno 30.850 i lavoratori non comunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia con il decreto flussi 2019 (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 marzo 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ​Serie Generale n. 84 del 9 aprile 2019). Le quote di ingresso, che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvederà a ripartire tra le regioni e le province autonome, sono così distinte: 12.850 per lavoro  subordinato non stagionale ,  autonomo e conversioni  (cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi di origine, di lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile, e di cittadini non comunitari per lavoro autonomo; conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti ad altro titolo in permessi di soggiorno per

Corsi gratuiti di lingua italiana

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Corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri       Opportunità per imparare l'italiano riservate a persone straniere.         La mancata conoscenza della lingua italiana costituisce il primo grande ostacolo per l'integrazione scolastica e sociale.         A Torino esistono diversi enti e associazioni che organizzano, a vario titolo,  corsi di italiano per stranieri . Per avere informazioni più dettagliate sui corsi e sulle modalità di frequentazione è necessario rivolgersi alle segreterie dei singoli enti .                      Enti e associazioni culturali Centro Interculturale della Città di Torino   organizza anche corsi di metodologia e didattica dell’italiano per insegnanti e volontari. Da giugno a settembre è sede d’esami per il rilascio della Certificazione di Italiano come Lingua Straniera ( CILS ) in convenzione con l'Università per Stranieri di Siena. È anche sede d'esame  DITALS  (titolo rilasciato dall'Università per Stranieri d

Emergenza migranti: 40 cose da sapere

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- LA GESTIONE DELLA PRIMA EMERGENZA -  Quanti sono i centri d'accoglienza oggi in Italia?  La rete dell'accoglienza in Italia è gestita dal ministero dell'Interno e  si articola in: 14 centri di accoglienza (Cpsa, Cda, Cara) 5 centri di identificazione ed espulsione (Cie) 1.861 strutture temporanee 430 progetti del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) Quest'ultimo, istituito dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Viminale, è affidato all'Anci (l'associazione dei comuni italiani). Che cosa è un Cpsa?  In questi Centri di primo soccorso e accoglienza (è il caso di Lampedusa) i migranti appena sbarcati ricevono le prime cure mediche necessarie, vengono fotosegnalati, possono richiedere la protezione internazionale. Successivamente, a seconda della loro condizione, vengono trasferiti nelle altre tipologie di centri (Cie, Cda o Cara). Cosa sono i Cda e i Cara?  I centri di accoglienza (Cda) garant

Come è cambiata in 50 anni l’immigrazione in Italia?

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Come è cambiata in 50 anni l’immigrazione in Italia? Enrico Pugliese, sociologo che da decenni studia l'immigrazione in Italia, racconta - usando la nostra dashboard - come è cambiata in 50 anni l'immigrazione nel nostro Paese, dai primi arrivi negli anni Sessanta agli sbarchi a Lampedusa di oggi. «Non trovo sia sbagliato né offensivo l’uso del termine “extracomunitario”. Gli extracomunitari hanno difficoltà d’ingresso, i comunitari no. Trovo che l’ossessione per il termine in questo caso sia sbagliata». Enrico Pugliese, sociologo, è uno dei principali studiosi d’immigrazione in Italia. Da decenni segue percorsi e traccia mappe degli stranieri che arrivano nel nostro paese per cercare salvezza e lavoro, insomma futuro. Gli abbiamo mostrato la  dashboard di Open Migration  dove si segue l’andamento (e il cambiamento) dei vari flussi negli anni e Pugliese ci ha raccontato come è cambiata in 50 anni l’immigrazione in Italia, dai primi arrivi negli anni Sessanta agli s